Mercoledì 3 Dicembre alle ore 20.30

Simo è in terza media, ama l'heavy metal e il calcio. Il suo mondo ha i confini rassicuranti delle uscite con gli amici, dei litigi col fratello e dei racconti avventurosi del padre, professore di filosofia. Per via di una nota presa a scuola, la mamma la lascia senza cellulare e senza Facebook per due settimane: non riuscendo a resistere all'abitudine di raccontare e commentare quello che le accade, la ragazzina inizia un resoconto scritto delle sue giornate, approfittando del fatto che la mamma le ha regalato il suo vecchio PC. Vengono cosi annotati i metodi militareschi della terribile, la prof di italiano, le baruffe in casa tra i genitori e il fratello adolescente e lavativo, l'amicizia con i gemelli Matti e Fra, compagni di scherzi e divertimenti, il rapporto a volte conflittuale con Azzurra, migliore amica che presto incontra un ragazzino delle superiori. Simo si scopre stranamente gelosa e inevitabilmente comincia a interrogarsi sulla propria identità sessuale. Prova a rendersi più simile a come gli altri vorrebbero che fosse, ma non è più felice: proprio non riesce a farsi piacere vestiti e trucchi; dal canto suo preferirebbe continuare a giocare a calcio o ad Assassin's creed con i gemelli, ma non vuole essere tagliata fuori dal gruppo delle ragazze e, soprattutto, perdere l'amicizia di Azzurra. Ed è ora che inizia tutto,un susseguirsi di eventi che porteranno Simo a confrontarsi con la realtà:sentirsi diversa di fronte alle sue coetanee e la paura irrefrenabile di sentirsi esclusa.

Elisabetta Corvaglia affronta una tematica  difficile da trattare: LA DIVERSITA' . E' stata una scelta coraggiosa e certamente impegnativa: la scrittrice ha superato questa prova con ampio merito regalandoci un'opera completa ed equilibrata pubblicata da un editore come Einaudi.

 In un crescendo vorticoso il racconto svela il segreto dei turbamenti della ragazza e e mostra questo mondo inesplorato con tutta la delicatezza del caso. Il risultato della trattazione,  interessante e avvincente si dimostra a tutti gli effetti ad un passo da un vero capolavoro.