L'animale di allevamento di Kenzanburo Oe
22. febbraio 2014
Racconto che fa parte della collana "Racconti D'autore editi "Il sole 24 ore"
Opera prima del grande scrittore, Finito di leggere in questa giornata, una vera chicca che potrete acquistare per pochi euro e che potrete conoscere e assaporare in poco più di un’ora. Tutto questo racchiuso in poco più di settanta pagine, le settanta pagine fra le più intense che abbia mai letto. Un vero e proprio capolavoro.
Uno dei più grandi autori giapponesi del nostro secolo, uno splendido e struggente racconto, un racconto che è pura poesia, pura dolcezza,ma anche tanta rabbia, tanto dolore e tanta violenza…arrivati alla fine c’è solo tanta tristezza e la consapevolezza di quanto sia fragile la barriera che separa la vita dalla morte, la pace dalla guerra, l’amicizia dall’inimicizia,l’infanzia dall’età adulta.
Temi: L’illusione nella giovinezza e il passaggio all’età adulta. L’incanto e il disincanto dell’infanzia nei confronti della dura realtà e nella fiducia verso gli altri: La consapevolezza che il mondo fino a quel momento visto con gli occhi spensierati e pieni di gioia di un bambino è in realtà un luogo pieno di violenza, di rabbia, di odio. La crudeltà dell'uomo sull'uomo"
Un’estate rovente...
Seconda guerra mondiale. In un piccolo villaggio giapponese precipita un aereo americano. Al tragico schianto sopravvive un unico superstite, un ragazzo di colore che viene catturato dagli abitanti del villaggio.
Dopo un’iniziale paura da parte degli abitanti, il soldato diventa una parte integrante della comunità, amato soprattutto dai bambini, che vedono in lui un nuovo compagno di giochi, una sorta di giocattolo da spupazzare a piacere, una sorta di, come dice il titolo stesso, “animale d’allevamento”.
Quel giocattolo però, a causa soprattutto della brutalità a cui viene sottoposto dagli adulti, muta e si trasforma in rabbia, in violenza, in brutalità e a farne le spese sarà, oltre lui stesso, il protagonista e narratore della vicenda, un bambino che vedrà, in una sola estate, portata via la sua innocenza per sempre..
Attraverso gli occhi innocenti di un bambino vengono descritte la brutalità, la violenza, l’odio e la rabbia che solo l’essere umano sa perpetrare.
Racconto per nulla scontato dal finale violento e altrettanto spiazzante.
ll linguaggio di Ōe è schietto, crudo,essenziale, si concentra su pensieri ripetitivi, piccole ossessioni, momenti di rivelazioni improvvise. In poche taglienti e spoglie pagine, riesce ad essere una nuda denuncia dell’orrore della guerra e dell’odio.