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La musica del caso di Auster Paul

24-4. 2018

La musica del caso di Paul Auster

Jim Nashe e Jack Pozzi incrociano le loro esistenze in un racconto che è un vero e proprio romanzo, in cui il caso, un senso di ineluttabile di fatalità, pervade tutta l'opera di Paul Auster. Una scrittura pulita e chiara, avvincente per quasi tutto il libro, in grado di de scrivere stati d'animo, sfumature caratteri. I protagonisti percorrono in lungo e largo questa storia che mostra la disperazione dell'uomo che cerca in tutti i modi di non soccombere, rispetto ad una serie di eventi "casuali" che li porteranno in situazioni abnormi e inquietanti. Una vera battaglia che entrambi condurranno per tenersi in vita, e assieme uniti da una comunanza di intenti che poi diventa fratellanza e solidarietà estrema.
Non riportiamo alcun avvenimento perché non vogliamo, per nulla, mettere in vetrina, nessuno degli elementi di una trama bene intrecciata, costruita sapientemente, in un vortice che diventa sempre più fitto e intrigante e che comunque che presenta alcune lacune e qualche incertezza. I temi fondamentali sono: Il viaggio catartico e infinito per trovare una dimensione Il rischio come mezzo per ottenere risultati La ferocia dell'uomo e i limiti sconfinati che essa possa raggiungere Il paradosso delle reazioni scomposte e imprevedibili dei protagonisti. Pur se molti considerano quest'opera di Auster, non la migliore. Ci chiediamo come saranno le altre. Questa ci sembra quasi perfetta, pur nella brevità della stesura, con il piccolo difetto di un finale non all'altezza, forse, di tutto il costrutto. Colpi di scena continui e ripetuti si alternano incessantemente, tenendoci sulla corda come nei thriller più spietati. In fondo, in una visione ristretta, senza esagerare, può essere considerato un thriller psicologico metafisico, ma non solo. Una perla senz'altro da riprendere, da leggere assolutamente, così come per gli altri libri di Auster

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