Una famiglia americana di Joyce Carol Oates
24.4.2018
UNA FAMIGLIA AMERICANA di Joyce Carol Oates
Un pianto materno muto, soffocato,segreto, per non disturbare.
Se piangi facendoti sentire da altri lo fai perchè desideri farti sentire,ma il pianto materno è l'esatto opposto, piangere per non essere uditi....pag 550 “Una famiglia Americana” di Joyce Oates Carol, racconta l’epopea di una famiglia americana di provincia nello stato di New York. Il libro lo considero un libro per tutti, ma che non può essere compreso da tutti. Pur con qualche remora sulla scrittura un po troppo ritondante, è indispensabile affrontare quest’opera, d’un balzo le prime 50 pagine, cosi come dobbiamo fare anche con alcuni grandi autori come Marias che hanno bisogno di essere letti con grande sforzo, superando addirittura le prime 100 pagine.Anche in questo caso, non bisogna frettolosamente arrendersi; molti cadono e io stesso ho avuto qualche incertezza di fronte alla monumentale profusione di descrizioni, immagini, dettagli alle volte superflue, alle volte apparentemente inutili.Il libro ha queste caratteristiche, ma quando entra nel cuore del racconto diventa un romanzo da leggere con impeto e senza tentennamenti, e ti regalerà momenti intensi, pagine memorabili, contenuti di estremo spessore. Perciò cari amici, affrontate questa grande opera ,complessiva, monumentale, uno spaccato della vita americana, minore, quella della provincia , quella dei perdenti, con il giusto piglio, tenendo presente queste difficoltà che comunque ci sono, e la Oates vi regalerà attimi altissimi di commozione e di tragicità degni dei piu grandi autori.Un altro nodo centrale di “ Una famiglia americana “ e che ci troviamo di fronte ad un romanzo crudele, di una crudeltà quasi spaventosa, senza esagerare; il romanzo non da tregua ai protagonisti, non perdona nessuno; gli americani sono inflessibili.
Quando tutto va in frantumi nella famiglia Mulvaney, e questa, frattura è causata “dall’incidente” della ragazza, (poco credibile tutto sommato), incredibilmente provoca terra bruciata attorno a loro. Si troveranno in difficoltà, nessuno accorre in loro aiuto, nessuno dei protagonisti riesce a reagire, nessuno tenta di ribaltare la situazione. Tutto ciò sembra troppo. Allora a questo punto avviene che mentre ti innamori dei personaggi e parteggi per loro, vorresti anche proteggere il più oltrasista, il focoso e integerrimo padre Michael, e cosi anche Corinne e tutti gli altri, e quindi contesti questa incomprensibile volontà di annichilire se stesso (Michael) annichilire la figlia Marianne e distruggere completamente la famiglia.Intanto succede che sei entrato nel cuore del romanzo.
Cari amici allora siamo al punto di contestare i personaggi poco credibili e contestare la stessa Oates che percorre trame e sviluppi che Noi non vogliamo, comportamenti incomprensibili, chiusure totali, allontanamenti anche pretestuosi
No, cari amici per me, questo è la dimostrazione che i condizionamenti, il conformismo hanno un peso decisivo nella nostra vita reale, nella nostra cultura occidentale, fanno parte di noi.
Il perbenismo imperante che sfocia nella grettezza della società e degli uomini silura i più deboli, li schiaccia e si schiera con i più forti senza nessuna remora, senza pietà.
Ma allora emerge la grandezza e la compiutezza della Oates che nello sviluppo della storia e della vicende dei protagonisti, tratteggiati in maniera minuziosa e quasi maniacale, pur con la grave perdita del padre Michael, indirizza la storia e proprio tutti in un percorso di riabilitazione complessiva e di ripresa che riporterà la famiglia Mulvaney a risorgere dalle macerie. Non quindi un percorso di distruzione e dissoluzione, ma un percorso di caduta, di ripresa e di riscatto come è impregnata tutta la storia americana. Influenzato da questo libro, con alla mente questi personaggi, ho compiuto già, delle scelte diverse e mi ripropongo di tenere a mente questa storia e questo libro. Leggetelo perche probabilmente Vi servirà. Ma senza remore.
Scusate per la lunghezza.