Diario d'inverno di Paul Auster
24/4/2018
Paul Auster in Diario d'inverno
Paul Auster si contraddistingue e si distingue anche con un diario personale riuscendo a creare un opera interessante, gradevole, espressione di un cavallo di razza." Pensi che a te non succederà mai, che sei l'unica persona al mondo a cui queste cose non succederanno mai e poi, a una a una, cominciano a succedere tutte, esattamente come succedono a tutti gli altri". Una sorta di autobiografia, interessante e di piacevole lettura, ma intimista e profonda. Lo fa con una scrittura chiara in seconda persona che ottiene come risultato un diario che è un vero e proprio romanzo, completo ,un racconto di avvenimenti con dettagli e riflessioni critiche intime che svelano l'orgoglio di aver vissuto una vita piena, ma anche la consapevolezza che la vita sta volgendo verso l'età più matura. Paul Auster si dimostra spietato con se stesso ma anche nello stesso tempo dolce, seppure in realtà lo scrittore stia parlando di se stesso, con se . Fatalista e malinconico, possiede un legame particolare con le persone amate, soprattutto con suoi genitori e la sua compagna. Un libro in cui senza dubbio Auster si guarda dentro e si mostra a noi senza veli e senza maschere, che vuole arrivare alla verità , anche per scoperchiare i segreti più intimi: la più celata, quella più dolorosa, la verità su se stessi.A mio avviso, è un testo consigliato a chi conosce già l'autore, che ho maggiormente apprezzato in altre sue opere, in primis in "La musica del caso", dopo questi primi libri, mi propongo di leggere tutto Auster e quindi lo consiglio vivamente a tutti.